Sintesi
Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno diventa una misura triennale, valida per il periodo 1° gennaio 2026 – 15 novembre 2028, con uno stanziamento complessivo di 2,3 miliardi per il 2026, 1 miliardo per il 2027 e 750 milioni per il 2028.
Il disegno di legge di Bilancio 2026 conferma l’impostazione annuale del beneficio: l’ammontare del contributo effettivo sarà infatti definito di anno in anno in base alle risorse disponibili e alla domanda delle imprese.
Le imprese dovranno presentare una comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate tra il 31 marzo e il 30 maggio di ciascun anno, indicando le spese già sostenute e quelle programmate entro la fine dell’anno in corso. Questa comunicazione serve a riservare l’accesso al beneficio, ma non garantisce l’importo effettivo del credito, che sarà determinato successivamente in proporzione alle risorse disponibili.
Successivamente dovrà essere inviata una comunicazione integrativa, con l’indicazione degli investimenti realmente effettuati e l’importo del credito maturato.
La norma mantiene il limite del 50% del valore dell’investimento per gli immobili, e restano dubbi interpretativi sull’ammissibilità dei lavori eseguiti su immobili in affitto, su cui si attendono chiarimenti ufficiali.
Un’altra criticità riguarda gli arredi per strutture ricettive, che dovrebbero rientrare tra le spese agevolabili ma, in assenza di un’apposita voce nella modulistica, rischiano di non essere riconosciuti, salvo che siano classificati come attrezzature produttive.
In caso di risorse insufficienti, è previsto un riparto proporzionale tra i beneficiari.
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