Brevetti+, sì al rendiconto delle spese sostenute dopo l’invio della domanda
(Il Sole 24 Ore – 13/11/2025 – C.Fo.)
Le nuove Faq pubblicate da Invitalia chiariscono diversi aspetti tecnici dell’incentivo Brevetti+, a pochi giorni dall’apertura dello sportello prevista per il 20 novembre, con una dotazione di 20 milioni che, come negli anni passati, potrebbe esaurirsi in poche ore.
Viene precisato che possono accedere al beneficio anche i brevetti originariamente intestati a persone fisiche, a condizione che prima della domanda siano trasferiti all’impresa tramite atto di cessione registrato presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi.
Altro punto essenziale riguarda la rendicontazione: sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute dopo l’invio telematico della domanda, e tutte le fatture dovranno riportare il codice unico di progetto assegnato al momento della presentazione.
Per quanto riguarda i contenuti progettuali, il business plan deve concentrarsi sulla valorizzazione economica del brevetto e sulle ricadute di mercato, senza estendere l’analisi all’intera attività aziendale.
Le attività di marketing sono ammissibili solo se strategiche, quindi legate alla definizione del posizionamento o della strategia commerciale. Restano escluse tutte le iniziative operative o promozionali, come siti web, pubblicità, brochure o partecipazioni a fiere.
Le spese devono inoltre essere distribuite tra tre macroaree — progettazione e industrializzazione; organizzazione e sviluppo; trasferimento tecnologico — con l’obbligo di includere almeno un servizio dell’area A e con un limite del 30% per le attività delle aree B e C.
Il contributo, fino a 140.000 euro, copre l’80% dei costi ammissibili, con percentuali maggiorate per imprese con certificazione di parità di genere o per progetti con enti pubblici di ricerca.
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