Ires premiale e concordato preventivo: arriva la compatibilità
Il decreto attuativo dell’8 agosto 2025 chiarisce che la riduzione dell’aliquota Ires prevista dalla legge di bilancio 2025 è compatibile con il concordato preventivo biennale (Cpb). In sostanza, anche chi aderisce all’accordo preventivo con il Fisco può beneficiare dell’agevolazione fiscale, che riduce di quattro punti percentuali l’aliquota ordinaria del 24%.
La misura si applica a società di capitali, cooperative, mutue assicuratrici, enti commerciali e trust residenti in Italia, oltre a stabili organizzazioni di soggetti esteri. Restano escluse invece le imprese in liquidazione, quelle in procedure concorsuali, chi opera in regimi forfetari o di contabilità semplificata.
L’agevolazione si ottiene quando gli utili sono reinvestiti in attività qualificanti: patrimonializzazione, nuovi investimenti, occupazione aggiuntiva e piani di partecipazione dei dipendenti agli utili. Non è invece concessa se i profitti vengono distribuiti ai soci o destinati ad attività estranee all’impresa.
Per chi aderisce al Cpb e sceglie l’imposta sostitutiva, la riduzione Ires resta limitata alla parte di reddito assoggettata all’aliquota ordinaria, escludendo quindi la quota coperta dal regime sostitutivo.
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