tart-up innovative: nuove regole più severe per l’iscrizione e la permanenza
Con la circolare direttoriale del 29 luglio 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ridefinito i requisiti per l’accesso e la permanenza delle start-up innovative nella sezione speciale del registro delle imprese.
Le novità principali riguardano:
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Limite di ricavi: le start-up devono rientrare nella categoria delle PMI e non superare i 5 milioni di euro annui di produzione.
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Attività escluse: non possono essere considerate innovative le società che svolgono prevalentemente consulenza o attività di agenzia (sono stati esclusi vari codici Ateco, tra cui quelli legati alla consulenza gestionale, ambientale, agraria e simili).
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Iscrizione tramite autocertificazione: è stato introdotto un modello unico predisposto dal Ministero e gestito dalle Camere di commercio.
Per restare nel registro oltre i primi tre anni, occorre rispettare almeno uno tra diversi requisiti di crescita, come aumento delle spese in ricerca e sviluppo, contratti di sperimentazione con la PA, incremento dei ricavi o possesso di un brevetto.
La permanenza potrà arrivare fino a sette anni complessivi se l’impresa dimostra ulteriori risultati, ad esempio un raddoppio dei ricavi o nuovi investimenti di capitale.
Chi non rispetta più i criteri potrà eventualmente iscriversi nella sezione dedicata alle PMI innovative.
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