La scorsa settimana ho partecipato a un incontro a cui era presente Roberto Esposito, Dirigente responsabile della Divisione XIV – Certificazione del credito d'imposta ricerca e sviluppo. Esposito è anche professore associato di Diritto Tributario all'Università di Camerino (attualmente in aspettativa) e in passato ha collaborato con lo studio Fantozzi e Associati.
Mi ha fatto una buonissima impressione, non è assolutamente pro-agenzia (come alcune commissioni tributarie).
Struttura dell’ufficio: sono in sette.
Totale certificazioni: 15.143, così suddivise:
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Inviate: 10.340
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In corso di certificazione: 3.281
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In bozza: (dato non specificato)
Certificazioni per codice ATECO:
Il settore principale è ovviamente il software, con 1.252 certificazioni.
Due dati inattesi:
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388 certificazioni per il commercio
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Circa 1.000 certificazioni per il settore tessile e Made in Italy.
Su quest’ultimo punto sono intervenuto, chiedendo chiarimenti, poiché si dava per assodato che i campionari, innovativi solo dal punto di vista del design, non fossero agevolabili. La risposta è arrivata con qualche esitazione, ma alla fine ha confermato che in quei abbiamo fatto bene a non richiedere la certificazione.
Certificazioni per Regione:
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Marche: 1.084 (solo due regioni ci superano !!!!):
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Lombardia: 1.771
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Lazio: 1.173
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Complessivamente sono stati certificati crediti per un valore di 1,5 miliardi di euro, di cui 62 milioni relativi alle Marche.
Esito dei controlli effettuati dall’ufficio certificazioni (luglio 2024 - luglio 2025):
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Totale valutazioni: 117
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Positive: 25 (21%)
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Negative: 92 (79%) – per un totale di 27 milioni di euro annullati
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Valutazioni in corso o da avviare: 48
Nessuna certificazione che ha ottenuto il "bollino verde" dopo i 90 giorni è stata successivamente contestata per falsità.
Situazione nelle Marche:
Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, in alcuni casi, minacciano di contestare certificazioni già approvate !!!!!!!.
Segnalazioni pervenute dagli uffici regionali dell’Agenzia:
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34% Marche !!!!!!! (79 segnalazioni)
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17% Lombardia
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15% Lazio
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34% altre Regioni
Questo è sicuramente il dato più significativo: un terzo delle segnalazioni proviene dalle Marche, tanto che alcuni giorni il personale lavora esclusivamente per questa regione. Anche il dirigente ha riconosciuto che la situazione non è più sostenibile e ha già informato la Direzione Regionale. In futuro, i controlli saranno distribuiti a livello territoriale.
Atto di indirizzo pubblicato dopo la scadenza del ravvedimento (3 giugno):
Sono intervenuto sull’argomento:
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Esplicitando la situazione nel Fermano, dove sono state controllate tutte le aziende del comparto moda che avevano fatto legittimo affidamento sulla circolare del MISE e dell'Agenzia, che ammetteva i campionari.
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Facendo presente che le aziende avevano appreso dalla stampa specializzata che era pronto un atto di indirizzo che considerava il credito non spettante e che le compensazioni fino al 2019 risultavano prescritte. Le aziende avevano quindi chiesto una proroga oltre il 3 giugno, in attesa della pubblicazione.
Commenti del dirigente:
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"L’Agenzia delle Entrate, in alcuni casi, si comporta come l’allevatore di trote che pesca nelle proprie vasche."
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Ha accennato a diverse ipotesi in fase di valutazione per il riversamento, senza però fornire ulteriori dettagli.
Scambio di informazioni tra ufficio certificazione del MISE e Agenzia delle Entrate:
È stato annunciato il provvedimento che poi è stato firmato il 22 luglio.
Implementazione delle linee guida sulla certificazione:
Il primo aggiornamento riguarderà il settore software. È stato confermato che l’ufficio certificazione risulta meno rigido rispetto alla Divisione II del Ministero, che esprime pareri all’Agenzia delle Entrate (sul software ne è stato approvato 1 su 50).
Si allegano le foto delle seguenti Slide:
1. Totale certificazioni
2. Certificazioni per codice Ateco
3. Certificazioni per Regione
4. Credito d'imposta certificati per Regione
5. Esito delle certificazioni controllate
6. Segnalazioni per Regione