4983 - Ires premiale addio, 4 miliardi destinati agli investimenti (IL SOLE 24 ORE – 15 ottobre 2025)

Sintesi

La Legge di Bilancio 2026 segna un cambio di rotta nella politica industriale: il governo abbandona l’Ires premiale e destina 4 miliardi di euro al ritorno del sistema di iper e superammortamento fiscale, in sostituzione dei crediti d’imposta.
Si torna quindi alla maggiorazione del costo dei beni strumentali, strumento già utilizzato nelle prime fasi del piano Industria 4.0.

Il Ministero dell’Economia ha confermato la misura al termine del Consiglio dei ministri, precisando che le risorse serviranno a sostenere gli investimenti produttivi e che la quota finale dipenderà dal contributo del sistema bancario alla manovra.
Nei prossimi giorni, i ministeri competenti definiranno aliquote, spese ammissibili e requisiti tecnici degli investimenti. Una delle questioni ancora aperte riguarda i vincoli ambientali: se verranno rimossi, l’incentivo tornerà pienamente nel solco del tradizionale piano Industria 4.0; in caso contrario, resterà un modello ibrido con alcuni elementi del programma Transizione 5.0.

Oltre alla riforma degli incentivi, il governo ha annunciato:

  • la proroga al 31 dicembre 2026 della sospensione di plastic tax e sugar tax;
  • il rifinanziamento della Nuova Sabatini per i beni strumentali;
  • il rinnovo triennale del credito d’imposta ZES (esteso anche a Umbria e Marche) con una dotazione di 2 miliardi l’anno;
  • il sostegno alle Zone logistiche semplificate (ZLS) con 100 milioni di euro.

La conseguenza diretta di questa scelta è la fine dell’Ires premiale, introdotta nel 2024 come agevolazione del 4% per le imprese che reinvestivano utili o aumentavano l’occupazione. La misura rimane valida solo per il periodo d’imposta 2025, poiché le risorse per una proroga saranno interamente assorbite dai nuovi incentivi agli investimenti produttivi.

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