LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO LE MODALITÀ ATTUATIVE (MAPO) DEL FESR 2014/2020: 337,3 MILIONI DISPONIBILI | 
| 
 Programma  Mapo-Fesr: bandi via Pec a imprese, maggiore semplificazione,  integrazione dei fondi europei e  stop a finanziamenti a pioggia. Lo ha  annunciato, stamane, in conferenza stampa, l’assessora regionale alle  Politiche comunitarie, Manuela Bora. Le novità partiranno a gennaio e  sarà questo il primo step verso “una migliore accessibilità alle risorse  Ue”, come ha sottolineato l’assessora illustrando le principali novità  della programmazione del Por Fesr 2014-2020 dopo il via libera dell’atto  da parte della Giunta.  Nel complesso, la dotazione del Mapo-Fesr è di 337,3 milioni di euro con  un incremento del 17%, pari a 50 milioni, rispetto alla precedente  programmazione 2007-2013. Le aree d’intervento sono sei: innovazione con  114 milioni di euro, agenda digitale con 24,3 milioni, competitività  con 67,8 milioni, efficienza energetica con 65,4 milioni, prevenzione e  gestione rischi climatici con 22,8 milioni. Infine, cultura e turismo  con 32,6 milioni di euro. L’innovazione sarà il filone principale dal  momento, ha chiarito Bora, che “questo asse incide per oltre il 30%  sulla disponibilità totale. Infatti, assieme allo sviluppo tecnologico,  l’internazionalizzazione, le infrastrutture e l’accesso al credito,  l’innovazione è uno dei pilastri del nuovo modello della giunta  Ceriscioli”. L’assessora Bora ha, quindi, annunciato che, all’inizio del 2016, i  primi bandi a partire “saranno quelli dedicati al sostegno del Made in  Italy, agli interventi per le aree di crisi e quelli per la tutela delle  attività di internazionalizzazione delle imprese”. L’assessora ha, poi, messo in evidenza che il Por Fesr destina 12  milioni all’unificazione dei Confidi (consorzi di garanzia collettivi  dei fidi). “La vera sfida – ha affermato ancora l’assessora – sarà  quella di riuscire a intercettare i fondi diretti dell’Unione europea,  gestiti dalla Commissione: per fare questo, la Regione migliorerà al  massimo l’operatività del proprio ufficio di Bruxelles”. 
 | 


				