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  21/12/2015 
RICONOSCIMENTO STATO DI CRISI AREA PICENO: LA GIUNTA APPROVA LA DELIBERA CHE PRESENTA L’ISTANZA AL MISE | 
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 Approvata  questa mattina dalla giunta regionale la delibera che presenta formale  istanza al Ministero dello Sviluppo economico – Direzione generale per  la politica industriale e la competitività, ai fini dell’avvio del  procedimento per il riconoscimento del Piceno come area in situazione di  “crisi industriale complessa con impatto significativo sulla politica  industriale nazionale”. Allegata alla delibera una dettagliata relazione  che dimostra l’esistenza dei caratteri di crisi dell’area indicati nel  decreto ministeriale. Si tratta di un procedimento articolato per il  quale, oltre alla consultazione del Comitato per lo sviluppo del Piceno  costituito ad hoc con i rappresentanti delle categorie e dei sindacati,  sono stati raccolti elementi utili a descrivere i fattori di complessità  della crisi e dell’impatto di questa sulla politica industriale  nazionale , i suoi riflessi occupazionali, ma anche una proposta di  massima per il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale  che sarà la base per la predisposizione degli interventi. La proposta  parte da un’analisi dei punti di forza e di debolezza del tessuto  produttivo piceno e del suo contesto socioeconomico, descrive le  principali leve verticali/settoriali (agroalimentare,  meccanica-meccatronica, chimica-gomma-plastica, turismo) e  orizzontali/strategiche (grandi industrie, innovazione – formazione,  aggregazioni, nuova imprenditoria, impegno del territorio) da azionare  per il rilancio dell’area di crisi del Piceno, e per ciascuna di queste  leve segnala le manifestazioni di interesse espresse dal territorio in  termini di investimenti da realizzare nel periodo 2016/2018, anche sotto  il profilo dell’incremento occupazionale previsto.  “In termini complessivi – spiega il presidente della Regione Luca  Ceriscioli - ne risulta un pacchetto di 18 manifestazioni di interesse  per un ammontare di investimenti pari a oltre € 125 milioni di euro a  fronte di un incremento occupazionale di oltre 300 unità. Il fatto che  già ci siano sul territorio soggetti fortemente predisposti ad  intervenire è uno degli aspetti più importanti e distintivi di questa  delibera. Al di là degli annunci e delle intenzioni in questo caso  abbiamo realtà strutturate già pronte a partire con progetti concreti”.  “Con questo provvedimento atteso da anni dal territorio – 0aggiunge la  vicepresidente Anna Casini –abbiamo centrato un grande obiettivo. Fin  dal primo giorno questa giunta si è messa al lavoro in uno spirito di  massima collaborazione sia tra gli assessori che tra  i Servizi  coinvolti,  per raggiungere questo risultato. Abbiamo immediatamente  preso contatto con il Ministero dello sviluppo economico per individuare  il migliore percorso. Il decreto è determinante per poter utilizzare  risorse anche nazionali con l’obiettivo di re-industrializzare il  piceno, adeguare le infrastrutture  e creare le condizioni di un nuovo  sviluppo economico ed occupazionale”.  “E’ necessario – ha proseguito l’assessore alle Attività Produttive  Manuela Bora - un costante investimento sia nella formazione sia nel  rinnovamento del modello di impresa, per renderla capace di attrarre  nuove competenze al suo interno e di sfruttare al meglio quelle esterne,  strutturandosi in modo opportuno. La piccola-media impresa e il grande  stabilimento industriale, pur con le loro differenze, hanno entrambe  bisogno di opportune politiche di sostegno, anche finanziario, a  promozione del loro continuo adeguamento alle condizioni del mercato”. L’intervento regionale si appoggerà sulle misure e sulle disponibilità  finanziarie previste nell’ambito dei Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo  regionale) e Fse (Fondo sociale europeo). In particolare, oltre agli  interventi di ricerca e innovazione, è previsto un apposito bando per la  nascita e lo sviluppo delle pmi e per favorire la continuità d’impresa  nelle aree di crisi. A queste misure si aggiungono poi altri interventi  previsti dal Por Fesr che riguardano la capitalizzazione delle imprese,  il rafforzamento degli strumenti finanziari di garanzia per l’accesso al  credito, l’attivazione degli investimenti territoriali integrati (Iti).  Accanto alle misure del Fesr la Regione assicura le azioni del Fse che  vanno dalla formazione alle politiche attive per il lavoro agli  interventi per il microcredito, nonché gli interventi, se ed in quanto  compatibili del Psr (Piano di sviluppo rurale). “Una dotazione sia tecnica che finanziaria da parte della Regione  -  conclude l’assessore al Lavoro Loretta Bravi - del tutto consona alla  gravità della situazione e che, attraverso il riconoscimento della  situazione di crisi, getterà le basi per il rilancio dell’economia  picena attraverso una strumentazione e collaborazione tra Stato e  Regione che miri alla concentrazione sia tecnica che temporale degli  interventi”.  
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(1441) Riconoscimento stato di crisi area piceno: la giunta approva la delibera che presenta l'istanza al Mise
	
		
					
						Categoria principale: Rassegna Stampa	
		
		
		
				
		
	
			
		
			
		
		
			
		
		
	
	

				