4502 - Le perdite non cancellano i benefici (Il Sole 24 Ore, 2/9/2025)

L’Ires premiale, che prevede un’aliquota ridotta al 20%, continua a generare dubbi applicativi per via dei vincoli su utili accantonati, investimenti e incremento occupazionale. Una novità favorevole riguarda però l’utilizzo delle perdite: non vi è obbligo di compensarle subito, il che permette alle imprese di beneficiare della tassazione agevolata e rinviare le perdite a periodi futuri. La regola vale sia per le singole società sia per i gruppi in consolidato fiscale.
Il decreto ministeriale dell’8 agosto 2025 chiarisce che, in presenza di fiscal unit con società in utile e in perdita, il reddito complessivo va ripartito: la quota riferibile alle imprese agevolabili gode dell’Ires ridotta, mentre quella delle altre resta al 24%. Gli esempi forniti dal decreto mostrano come le perdite possano prima assorbire utili non agevolabili e solo in seguito incidere su quelli con aliquota premiale, garantendo così un vantaggio fiscale immediato.


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