15/3/2021 - Regione Marche - SOSTEGNO ALL'ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE PER L'AMMODERNAMENTO, LA RISTRUTTURAZIONE, IL RIPRISTINO E IL MANTENIMENTO DEI LABORATORI (L.R. 19/2021 - Misura 5)

LINK Della Regione Marche con tutta la normativa

LINK - Agevolazioni per l'artigianato (con le Faq)


INDICE

Sintesi della Regione Marche

Bando

Programmi di investimento ammissibili

Spese ammesse

Spese non ammesse

Agevolazione

Tabella di valutazione

Elenco delle attività ammissibili a contributo


ALLEGATO A

MISURA 5

L.R. 19/2021 Art 21 co. 4 lett. a) - Interventi per il sostegno all’artigianato artistico e
tradizionale per l’ammodernamento la ristrutturazione il ripristino e il mantenimento
laboratori


SINTESI DELLA REGIONE MARCHE


Obiettivi
Con la misura di cui al presente bando, la Regione Marche intende
supportare gli investimenti a sostegno dell’artigianato artistico e
tradizionale; più in particolare, si intende favorire gli interventi volti
a conseguire l’ammodernamento, la ristrutturazione, il ripristino ed
il mantenimento dei laboratori.

Destinatari IMPRESE ARTIGIANE

Presentazione domanda e scadenza:Tramite PEC dal 31 GENNAIO 2022 al 15 MARZO 2022 (Non è un click day, ci sarà una graduatoria)

Dotazione finanziaria € 150.000,00

Struttura regionale SETTORE ARTIGIANATO INDUSTRIA E CREDITO

Responsabile del procedimento Marco Moscatelli Tel. 071 8063745

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Link sito web https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Artigianato/Bandi

 


BANDO



1. INTERVENTO, FINALITÀ E RISORSE

1.1 Descrizione dell’intervento

Con la misura di cui al presente bando, la Regione Marche intende supportare gli investimenti a
sostegno dell’artigianato artistico e tradizionale; più in particolare, si intende favorire gli interventi
volti a conseguire l’ammodernamento, la ristrutturazione, il ripristino ed il mantenimento dei
laboratori.

1.2 Dotazione finanziaria  € 150.000,00
Per la realizzazione del presente bando è stanziato un importo complessivo di € 150.000,00 a valere
sul bilancio regionale 2021/2023, annualità 2022, Missione 14 “Sviluppo economico e competitività”,
Programma 01 “Industria, PMI e Artigianato”.
Si precisa che eventuali, ulteriori stanziamenti che dovessero rendersi disponibili nel corso dell’anno,
andranno a finanziare le attività svolte e seguiranno gli stessi criteri riportati nelle presenti norme di
attuazione.

2. BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ

2.1 Beneficiari  LE IMPRESE DEVONO ESSERE ISCRITTE ALLA CCIAA NELLA SEZIONE SPECIALE ARTIGIANATO ARTISTICO
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando le micro e piccole imprese
artigianali iscritte nell’apposito Albo ed annotate nella sezione speciale dell’artigianato artistico
tipico e tradizionale (DPR 288/2001) che svolgono le attività artistiche contenute nell’elenco
delle attività di cui all’Appendice 1 alla DGR 1535 del 13/12/2021.  IN FONDO ALLA PAGINA E' STATA CARICATA L'APPENDICE 1 CON LE ATTIVITA' AMMISSIBILI

2.2 Requisiti di ammissibilità
Le imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dal presente bando devono possedere alla data
di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

REQUISITI RICHIESTI ALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
A. sede legale, o unità locale, già presente sul territorio nazionale, accertata tramite visura del
Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
(CCIAA) territorialmente competente;
B. essere iscritte all’albo delle imprese artigiane di cui all’art. 8 della L.R. 2 agosto 2021, n. 19
ed annotate nella sezione speciale dell’artigianato artistico tipico e tradizionale (DPR
288/2001);
C. avere l’unità produttiva sede dell’investimento ubicata nel territorio della regione Marche;
D. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposta a procedure di
regolazione dell’insolvenza;
E. avere la capacità amministrativa, finanziaria e operativa per la realizzazione del progetto;
F. essere in regola rispetto alle disposizioni in materia fiscale, di contributi previdenziali ed
assistenziali secondo la vigente normativa;
G. applicare ai lavoratori dipendenti condizioni economiche e normative non inferiori a quelle
previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e dai contratti decentrati sottoscritti dalle
Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nonché
ogni altra disposizione di legge in materia assistenziale e previdenziale;
H. essere in regola con la normativa antimafia;
I. essere in regola con le norme obbligatorie in materia di tutela della salute e della sicurezza
sul lavoro: D. Lgs. n. 81/08 (testo unico sicurezza sul lavoro) e s.m.i.;
J. essere in regola con le norme obbligatorie vigenti in materia di edilizia, urbanistica e di tutela
e salvaguardia dell'ambiente: D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. (Testo Unico sull'ambiente);
K. essere in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato.
I suddetti requisiti devono essere posseduti anche al momento della concessione del contributo,
pena l’inammissibilità della domanda. Non saranno contemplate azioni poste in essere dopo la data
di presentazione della domanda per adeguare i requisiti mancanti sopra indicati.

Non possono essere ammesse a contributo le imprese:
A. che si trovano in stato di liquidazione volontaria;
B. che sono destinatarie di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni interdittive di cui
al decreto legislativo 8 giugno 2001, n.231, e s.m.i. o altra sanzione che comporta il divieto
di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui
all’articolo 14 del D.lgs 9 aprile 2008 n. 81;
C. i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione, o i cui direttori tecnici sono destinatari di
sentenze di condanna passate in giudicato o di decreti penali di condanna divenuti
irrevocabili o di sentenze di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del
codice di procedura penale, per i reati indicati all’articolo 80 comma 1 del D.lgs 50/2016 e
s.m.i.;
D. qualora sussistono con riferimento ai soggetti indicati nell’articolo 85 del D.lgs. 6 settembre
2011 n. 159, cause di decadenza, di sospensione, o divieto previste dall’articolo 67, o
tentativi di infiltrazione mafiosa ai sensi dell’articolo 84 comma 4 del medesimo decreto.
Tali dichiarazioni saranno oggetto di verifiche ai sensi del DPR 445/2000. Laddove fosse necessario,
per la numerosità delle domande, l’Amministrazione regionale procederà ad effettuare verifiche a
campione che sarà individuato per mezzo di un apposito applicativo utilizzato per l’estrazione del
5% dei soggetti da sottoporre a controllo. SONO PREVISTE VERIFICHE A CAMPIONE SUL 5% DELLE DOMANDE

3. INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI


3.1 Programmi di investimento ammissibili 

PROGRAMMI AMMESSI
Saranno valutati ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento finalizzati
all’ammodernamento, al ripristino, alla ristrutturazione ed al mantenimento dei laboratori artigiani.

3.2 Tipologie di spese ammissibili
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi rientranti nelle
seguenti categorie:

SPESE AMMESSE
spese per opere murarie ed accessorie (impianti idrotermosanitari, elettrici, areazione,
antincendio, climatizzazione, aspirazione, antifurto e di tutti gli impianti a rete). Sono
ammesse spese di ristrutturazione ordinaria e straordinaria su immobili di proprietà, in
locazione e in leasing; ad esclusione del comodato d’uso; AMMESSI GLI IMMOBILI IN LOCAZIONE ED IN LEASING, SONO ESCLUSI QUELLI IN COMODATO D'USO
spese di progettazione, direzione lavori connesse alle opere edili/murarie fino ad un massimo
del 10% delle spese per opere murarie e accessorie alle quali si riferiscono.

3.3 Tipologie di spese non ammissibili
Non sono ritenute ammissibili le seguenti spese:

SPESE NON AMMESSE
1. oneri per imposte, concessioni, di urbanizzazione, per spese notarili, spese bancarie,
interessi passivi, e altri oneri meramente finanziari, avviamento e acquisto di licenze
autorizzative per lo svolgimento dell’attività;
2. spese relative a beni in comodato;
3. spese che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime
De Minimis e Temporary Framework;
4. spese di ammortamento relativi ad attivi materiali ed immateriali che hanno beneficiato di
contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e Temporary
Framework;
5. spese relative a consulenze per la gestione del progetto;
6. spese relative a commesse interne;
7. spese regolate attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il
beneficiario ed il fornitore;
8. spese relative a beni usati e/o acquistati con il sistema della locazione finanziaria;
9. spese per il funzionamento e la gestione dell’attività (canoni e locazioni, energia, spese
telefoniche, ecc.).

Non sono ammessi, inoltre:
10. pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il
beneficiario ed il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori,
forniture, servizi, ecc.);
11. spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci
dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari e di
amministrazione della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in
linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
12. spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e
i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi o parenti ed
affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
13. la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze
alle imprese beneficiarie del contributo da parte di imprese, società o enti con rapporti di
controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in
comune soci, amministratori, o procuratori con poteri di rappresentanza;
14. qualsiasi forma di autofatturazione;
15. fatture con importo inferiore ad € 100,00;  IMPORTO MINIMO DELLE FATTURE € 100,00
16. pagamenti effettuati a soggetti sprovvisti di partita iva;
17. spese effettuate in economia o per conto proprio;
18. spese non riconducibili all’elenco di cui al punto 3.2.

3.4 Soglie di investimento

INVESTIMENTO MINIMO: € 10.000,00

CONTRIBUTO MASSIMO € 30.000,00; L'AGEVOLAZIONE E' PARI AL 50% DELLE SPESE AMMESSE

Il costo totale ammissibile del programma di investimento non deve risultare inferiore a € 10.000,00.
Il contributo totale concedibile a fronte del programma di investimento non può superare € 30.000,00
per ciascun beneficiario e, comunque, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

3.5 Termini di ammissibilità della spesa e tempistica dei progetti

AMMESSE LE SPESE FATTURATE A PARTIRE DALL'1.1.2020

Le spese ammissibili sono quelle effettuate a partire dal 01/01/2020 (fa fede la data di fatturazione)
e fino alla conclusione del previsto programma di investimento.

I PROGRAMMI DEVONO ESSERE ULTIMATI ENTRO 10 MESI DALLA NOTIFICA DEL DECRETO DI CONCESSIONE

I programmi di investimento dovranno essere realizzati e conclusi entro e non oltre i 10 mesi dalla
data di notifica della concessione del contributo. Entro i successivi 60 giorni, le fatture dovranno
risultare quietanzate.

Per data di “conclusione del previsto programma di investimento” si intende la data di definitiva
realizzazione e conclusione delle attività come da progetto approvato.

E’ consentita la concessione di una sola proroga dei termini, per gravi e giustificati motivi non
imputabili al beneficiario del contributo per un periodo non superiore di 90 giorni, la proroga è
disposta con decreto del dirigente del Settore Industria Artigianato e Credito. E' POSSIBILE RICHIEDERE UNA PROROGA DI 90gg

3.6 Intensità dell’agevolazione

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DEL 50%

L'AGEVOLAZIONE E' IN DE MINIMIS
L’agevolazione viene concessa, sotto forma di contributo a fondo perduto in conto capitale, per la
realizzazione di programmi di investimento, ai sensi del Reg. (UE) n. 1407/2013 - De Minimis, nella
misura del 50%.

3.7 Regole di cumulo L'AGEVOLAZIONE NON E' CUMULABILE
Il contributo concesso ai sensi del presente bando per lo stesso progetto, o gli stessi costi ammissibili
non è cumulabile con altri aiuti di Stato, inclusi i contributi concessi a titolo di De Minimis.


4. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
4.1 Modalità di presentazione della domanda
Le istanze di contributo devono essere presentate obbligatoriamente tramite l’invio della domanda
di partecipazione e dei relativi allegati all’indirizzo pec
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dal 31 GENNAIO 2022 al 15 MARZO 2022 e secondo le modalità indicate:
ALLEGATO 1: DOMANDA DI PARTECIPAZIONE;
ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA DEL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO;
ALLEGATO 3: SCHEDA AUTOVALUTAZIONE;
ALLEGATO 4: DICHIARAZIONE DE MINIMIS;
ALLEGATO 5: FAC-SIMILE DELLA PROCURA

5. ISTRUTTORIA, CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
5.1 Criteri di valutazione, modalità istruttorie e valutazioni
La valutazione dei progetti si basa sui seguenti indicatori e punteggi:

Per cantierabilità del progetto si intende quello il cui deposito del titolo abilitativo all’inizio lavori
(CILA, SCIA, ecc.), sia stato effettuato in data anteriore a quella di presentazione della domanda.
Con riferimento agli ultimi tre indicatori, per sede si fa riferimento alla sede operativa nella quale
verrà effettuato l’investimento oggetto del contributo.

Per impresa femminile si intende:
- impresa individuale amministrata, alla data di presentazione della domanda, esclusivamente
da soggetti di sesso femminile;
- società di persone la cui maggioranza dei soci partecipanti al lavoro, alla data di
presentazione della domanda, sono di sesso femminile (nel caso di due soci almeno uno
deve essere di sesso femminile);
- società cooperativa o di capitali nelle quali la maggioranza delle quote sociali devono essere,
alla data di presentazione della domanda, in possesso di soci partecipanti al lavoro di sesso
femminile e/o nelle quali la maggioranza degli organi di amministrazione devono essere, alla
data di presentazione della domanda, in capo a soci partecipanti al lavoro di sesso femminile
(nel caso di due soci almeno uno deve essere di sesso femminile).

Per impresa giovanile si intende:
- impresa individuale amministrata esclusivamente da soggetti con non più di 35 anni alla
data di presentazione della domanda;
- società di persone la cui maggioranza dei soci partecipanti al lavoro hanno un’età non
superiore a 35 anni alla data di presentazione della domanda (nel caso di due soci almeno
uno deve essere giovane);
- società cooperativa o di capitali nelle quali la maggioranza delle quote sociali devono
essere in possesso di soci partecipanti al lavoro con un’età non superiore a 35 anni alla
data di presentazione della domanda e/o nelle quali la maggioranza degli organi di
amministrazione devono essere in capo a soci partecipanti al lavoro con non più di 35
anni alla data di presentazione della domanda (nel caso di due soci almeno uno deve
essere giovane).

Per persone fisiche di età non superiore a 35 anni si intendono coloro che, alla data di presentazione
della domanda alla Regione, non hanno ancora compiuto il trentaseiesimo anno di età.

A fronte della valutazione degli interventi, in caso di parità di punteggio tra più imprese partecipanti,
i contributi saranno accordati prioritariamente ai soggetti richiedenti in base all’ordine cronologico di
trasmissione della PEC (ora, minuti e secondi).

L'iter procedimentale della selezione delle domande si articola nelle seguenti fasi:
1. istruttoria di ammissibilità, svolta dal Settore artigianato industria e credito; in relazione alla
suddetta istruttoria verranno esaminate: la completezza della domanda, le cause di inammissibilità
della domanda, vale a dire cause che impediscono alla domanda di accedere alla successiva fase
di valutazione;
2. valutazione, i progetti verificati ammissibili a seguito dell'istruttoria sopra menzionata verranno
valutati sulla base dei criteri di valutazione previsti. Il Settore artigianato industria e credito potrà
operare dei tagli alle voci di spesa non coerenti con le finalità, gli obiettivi e le linee di attività previsti
dal bando e ridimensionare le spese che verranno giudicate sovrastimate rispetto alle attività da
svolgere.

5.2 Cause di non ammissione
Le domande di partecipazione saranno considerate non ammissibili nel caso di:
a. domanda non inoltrata secondo le modalità procedurali stabilite dal paragrafo 4.1 del
presente bando;
b. mancanza di uno dei requisiti di ammissibilità previsti al paragrafo 2.2 del presente bando;
c. mancato invio della documentazione obbligatoria a corredo della domanda;
d. costo ammissibile del programma di investimento inferiore al limite minimo previsto dal
paragrafo 3.4 del presente bando, anche a seguito delle verifiche istruttorie;
e. verifica della presenza di dati, notizie o dichiarazioni inesatti, ovvero di documentazione
incompleta o irregolare per fatti, comunque, imputabili alle imprese e non sanabili, ai sensi
dell’art. 76 del DPR 445/2000;
In ogni caso, al fine del rispetto del principio generale nazionale e comunitario di consentire la
massima partecipazione, per inadempimenti di carattere formale la Regione Marche si riserva la
facoltà di richiedere integrazioni sulla documentazione presentata.

5.3 Approvazione delle domande ammesse a finanziamento e concessione del contributo
Ai fini della concessione, il Settore artigianato industria e credito verifica nel Registro Nazionale Aiuti
che gli aiuti già ricevuti non superino la soglia massima di € 200.000,00 per impresa, al lordo di oneri
ed imposte.
Il decreto ed i relativi elenchi verranno pubblicati sul sito www.norme.marche.it , ai sensi della DGR
n. 1170 del 04/10/2021, sul sito istituzionale www.regione.marche.it e al link
https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Artigianato/Bandi..

6. MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DELLA SPESA
6.1 La rendicontazione delle spese
La rendicontazione delle spese deve essere effettuata entro dieci mesi dalla data di notifica di
concessione del contributo, ferma restando la possibilità di quietanzare le fatture non ancora saldate
entro il termine di ulteriori 60 giorni.
La rendicontazione deve essere effettuata dall’impresa beneficiaria tramite PEC all’indirizzo
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con le modalità descritte al paragrafo 6.2.

6.2 Obblighi connessi alla rendicontazione delle spese
Il Beneficiario è tenuto ad allegare:
- relazione finale dell’investimento con tabella riassuntiva delle spese sostenute, suddivise
per tipologia di spesa;
- fatture debitamente quietanzate delle spese sostenute in formato PDF e firmate
digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa o da suo delegato;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dalla quale risulti che la documentazione di
spesa presentata riguarda esclusivamente le opere previste nel programma e che vengono
rispettate le normative Comunitarie in materia di aiuti alle P.M.I.;
- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà dalla quale risulti che le fatture inviate sono
conformi all’originale e sono registrate sul libro giornali.

Le fatture il cui pagamento non risulti dimostrato con una delle precedenti modalità non sono prese
in considerazione ai fini della liquidazione dei benefici concessi.

Le imprese partecipanti sono tenute a:
- rendicontare secondo le modalità e i termini stabiliti nel bando;
- garantire che le spese dichiarate siano reali e che i prodotti e i servizi siano forniti
conformemente a quanto previsto in sede di approvazione dell’operazione;
- dichiarare di non avere ricevuto aiuti incompatibili o di avere provveduto al loro rimborso
secondo le normative nazionali e comunitarie vigenti;
- conservare, in base alla normativa, vigente tutti i documenti relativi all’operazione sotto forma di
originali o di copie autenticate su supporti comunemente accettati, che comprovano l’effettività
della spesa sostenuta;
- comunicare all’Amministrazione regionale l’ubicazione dei documenti sopra richiamati nonché
l’identità del soggetto addetto a tale conservazione. Ogni modifica e/o aggiornamento delle
suddette informazioni deve essere prontamente comunicato all’Amministrazione regionale;
- assicurare l’accesso ai documenti sopra richiamati, nei casi di controllo. In tali occasioni, il
beneficiario è altresì tenuto a fornire estratti o copie dei suddetti documenti alle persone o agli
organismi che ne hanno diritto;
- assicurare un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte
le transazioni relative all’operazione. Ove possibile, è, inoltre, preferibile il ricorso a fatturazione
separata, specificatamente dedicata al programma di investimento per il quale è stato concesso
il contributo.

6.3 Modalità di erogazione dell’aiuto
Il contributo viene liquidato a saldo a fronte del positivo esame della rendicontazione delle spese
sostenute e rendicontate.

Le imprese beneficiarie dovranno inviare la rendicontazione delle spese e la richiesta di liquidazione
del saldo entro e non oltre 10 mesi dalla data di notifica di concessione del contributo, pena la revoca
delle agevolazioni concesse, ferma restando la possibilità di quietanzare le fatture non ancora
saldate entro il termine di ulteriori 60 giorni.

L’Amministrazione regionale provvederà alla liquidazione del contributo di norma e compatibilmente
all’espletamento delle attività legate agli adempimenti contabili, entro il 90° giorno successivo alla
data di invio della richiesta di liquidazione e della documentazione giustificativa di spesa, previa
verifica della relazione tecnica degli interventi, della rendicontazione finanziaria, della regolarità
contributiva dell’impresa beneficiaria, della documentazione antimafia (qualora prevista dalla
normativa vigente) e della documentazione certificativa di spesa attestanti la realizzazione
intermedia o finale del programma degli investimenti.

Nel caso dal DURC emerga irregolarità contributiva non sarà possibile procedere alla liquidazione
del contributo prima che l’impresa beneficiaria abbia adempiuto alla relativa regolarizzazione.
Qualora l’impresa beneficiaria non provveda alla regolarizzazione, l’Amministrazione regionale può
agire in compensazione, riducendo il valore del contributo nella misura dell’importo da corrispondere
direttamente all’INPS o all’INAIL per sanare l’irregolarità.

Ai sensi dell’art. 19, par.4, del Reg. CE 1828/2006 per “supporti comunemente accettati” si
intendono: fotocopie di documenti originali, microschede di documenti originali, versioni elettroniche
di documento originali, documenti disponibili unicamente in formato elettronico.
L’erogazione dei contributi è subordinata alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del legale
rappresentante (art.47 D.P.R. n.445/2000) sulla restituzione degli aiuti dichiarati incompatibili ed alla
verifica, mediante visura camerale, dell'avvenuta localizzazione dell'unità produttiva nel territorio
della Regione Marche (se non verificato prima).

7. CONTROLLI, VARIANTI E CONTROLLI, VARIANTI E REVOCHE

7.1 Controlli

Ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000, la struttura regionale responsabile del procedimento
effettua idonei controlli a campione sulle dichiarazioni rese dalle imprese che hanno presentato
domanda di partecipazione e, comunque, in tutti i casi in cui esistano fondati dubbi sulla veridicità
delle dichiarazioni rese dalle imprese beneficiarie ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. medesimo.
Ogni programma ammesso a cofinanziamento ai sensi del presente bando verrà sottoposto a
controllo documentale da parte della struttura regionale su tutte le spese rendicontate dall’impresa.
Dietro indicazione del Settore artigianato industria e credito, la Regione Marche si riserva altresì la
possibilità di attivare misure di controllo in loco, anche a campione, al fine di accertare l’effettiva e
conforme realizzazione dei progetti.
Qualora in esito alle verifiche effettuate emergessero dichiarazioni mendaci in ordine alla
realizzazione del progetto oggetto di contributo, l'impresa beneficiaria decadrebbe immediatamente
dalla agevolazione ottenuta, ferme restando le eventuali responsabilità penali conseguenti.

7.2 Variazioni del progetto
Il programma di investimento dovrà essere realizzato in conformità a quello approvato e ammesso
alle agevolazioni. Fermo restando il limite massimo dell’importo di contributo concesso per la
realizzazione del progetto, sono possibili le seguenti variazioni, da comunicare ma che non
necessitano di una espressa autorizzazione:
- variazioni per ogni singola tipologia di spesa fino ad uno scostamento non superiore al 30%
dell’importo ammesso per l’intero programma d’investimento;
- sostituzione di taluno dei beni/fornitori previsti nel progetto con altri beni/fornitori simili e/o
equivalenti.
Le proposte di variazioni non ordinarie, e che comportano scostamenti superiori al limite del 30% di
cui sopra, devono invece essere adeguatamente motivate ed inoltrate tramite PEC almeno 30 giorni
prima della scadenza dei termini previsti per la realizzazione del progetto.
La struttura competente comunica formalmente al soggetto beneficiario l’esito della valutazione
entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di variazione. Eventuali ritardi nella risposta non vanno
interpretati con la regola del “silenzio assenso”.
La richiesta di variante dovrà evidenziare gli scostamenti previsti rispetto al progetto originariamente
ammesso. In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi originari e l’impianto complessivo
del progetto ammesso.
Le variazioni realizzate in assenza di preventiva autorizzazione della Regione Marche non saranno
ammesse.

7.3 Variazioni del beneficiario
I beneficiari del contributo sono tenuti a comunicare tempestivamente eventuali cessazioni di attività
o chiusure delle sedi legali e/o unità locali interessate alla realizzazione degli interventi, nonché ogni
altro fatto verificatosi successivamente alla presentazione della domanda e relativo ai requisiti
soggettivi dell’impresa che possa determinare la perdita di taluno dei requisiti per l’ammissione al
contributo.
Le operazioni straordinarie di impresa (cessione o conferimento d’azienda, fusione, scissione, ecc.)
che dovessero intervenire successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione o in
corso di esecuzione del progetto devono essere tempestivamente comunicate tramite PEC.
L’Amministrazione Regionale decide, entro 30 giorni solari, sull’ammissibilità di tali operazioni. Ciò,
sulla base della sussistenza dei medesimi requisiti di ammissibilità e di selezione previsti dal bando
in capo al nuovo soggetto subentrante e purché non siano pregiudicate le finalità perseguite con il
progetto presentato e/o cofinanziato. A tal fine l’Amministrazione può richiedere agli interessati tutta
la documentazione integrativa necessaria. Eventuali ritardi nella risposta non vanno interpretati con
la regola del “silenzio assenso”.
Si precisa, inoltre, che le operazioni straordinarie di impresa sono ammesse a condizione che il
soggetto subentrante sia in possesso dei requisiti soggettivi richiesti dal bando, continui ad
esercitare l’attività e assuma gli obblighi relativi previsti dal bando. Le agevolazioni concesse ma
non interamente erogate, possono essere trasferite, previa apposita domanda di trasferimento, al
soggetto subentrante.
A tal fine, nell’atto di cessione/conferimento deve essere esplicitamente previsto che le agevolazioni
sono cedute al soggetto subentrante.
Nei casi suddetti, l’Amministrazione regionale adotta nei confronti del soggetto subentrante un atto
di trasferimento delle agevolazioni già concesse in capo al soggetto subentrato sulla base della
procedura attivata per la concessione originaria delle agevolazioni.
La domanda di trasferimento delle agevolazioni deve essere presentata entro 30 giorni dalla data
dell'evento e secondo le modalità sopra descritte.
Fatti salvi i casi di oggettiva impossibilità, la mancata presentazione della domanda di trasferimento
entro il termine suddetto comporta la revoca delle agevolazioni già concesse.
La revoca delle agevolazioni è disposta qualora il soggetto subentrante non assuma gli obblighi
previsti e/o qualora le agevolazioni non possano essere trasferite.
Le disposizioni di cui al presente paragrafo si applicano anche all’affitto temporaneo d’azienda
funzionale alla chiusura in bonis della procedura concorsuale e/o crisi d’impresa, a condizione che
nel contratto d’affitto sia esplicitamente prevista l’acquisizione dell’azienda a conclusione della
stessa. Le eventuali variazioni soggettive (es. subentri, fusioni) che dovessero intervenire nel
periodo dei cinque anni dal pagamento finale al beneficiario devono essere preventivamente
comunicate all'Amministrazione regionale che deciderà sull’ammissibilità anche tenuto conto del
vincolo di stabilità delle operazioni.

7.4 Proroghe
Gli interessati possono presentare istanza di proroga rispetto al termine stabilito per l’ultimazione
del programma di investimento fino ad un massimo di 90 giorni.
L’istanza deve essere presentata tramite PEC almeno 10 giorni prima della scadenza prevista per il
completamento del programma e deve essere accompagnata da dettagliate giustificazioni.
La richiesta di proroga si intende accolta salvo che la Regione entro 10 giorni non manifesti parere
contrario.

7.5 Rinuncia
L’impresa beneficiaria deve comunicare al responsabile del procedimento, tramite PEC ed entro 15
giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione, l’eventuale rinuncia al
contributo.

7.6 Revoche e procedimento di revoca
I contributi concessi sono revocati dalla Regione Marche nei seguenti casi:
a) mancato rispetto dei termini previsti dal bando per la realizzazione del programma, salvo
proroghe debitamente giustificate e autorizzate;
b) mancata presentazione della documentazione di rendicontazione comprensiva della
documentazione certificativa della spesa entro i termini e le modalità previste dal bando,
salvo proroghe autorizzate;
c) mancato invio della richiesta di liquidazione del saldo entro i termini previsti dal bando, salvo
proroghe autorizzate;
d) in riferimento agli interventi di cui al punto 3.1 del bando, parziale realizzazione del
programma di investimento, attestata da una spesa effettivamente sostenuta inferiore al
limite minimo di costo ammesso previsto dal bando, o da una riduzione della spesa
effettivamente sostenuta superiore del 20% della spesa originariamente ammessa a
contributo;  (LO SCOSTAMENTO MASSIMO DELLA SPESA E' PARI AL 20%)
e) qualora si riscontri, in sede di verifiche e/o accertamenti, la mancanza dei requisiti di
ammissibilità dichiarati in sede di presentazione della domanda;
f) nel caso di contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false e/o mendaci o
qualora si riscontri la presenza di irregolarità che investono il complesso delle spese
rendicontate;
g) mancato invio di ulteriori informazioni e dati richiesti dalla Regione in relazione al presente
procedimento;
h) qualora il beneficiario, destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una
decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale o incompatibile con il mercato
interno, non abbia provveduto alla regolarizzazione entro la data di presentazione della
rendicontatone finale;
i) violazione del vincolo di stabilità;
j) qualora il beneficiario rinunci al contributo concesso.

La Regione Marche può altresì disporre la revoca dei contributi concessi:
k) qualora dalla documentazione prodotta o dai controlli eseguiti emergano scostamenti dal
progetto originario che comportano una diversa valutazione del progetto stesso,
inadempimenti rispetto agli obblighi previsti nel bando, nonché in tutti gli altri casi previsti
dalla normativa di riferimento;
l) nei casi di diminuzione dei punteggi acquisiti dai soggetti beneficiari inferiori a quanto stabilito
in Tabella di Valutazione.

La Regione Marche, qualora intenda procedere alla revoca, comunica ai soggetti beneficiari1
l’avvio
del procedimento di revoca e assegna il termine di 30 giorni, decorrente dalla ricezione della
comunicazione stessa, per presentare eventuali controdeduzioni, scritti difensivi e qualsiasi altra
documentazione ritenuta idonea.
La Regione esaminata tale documentazione e acquisito ogni ulteriore elemento di giudizio, formula
le proprie osservazioni conclusive in merito entro 30 giorni successivi al ricevimento della
comunicazione stessa.
Qualora si ritengano fondati i motivi che hanno portato all’avvio del procedimento, la Regione
procederà all’adozione del decreto di revoca del contributo concesso e di eventuale recupero delle
somme erogate nonché all’invio dello stesso al beneficiario.
Nel decreto di revoca e recupero vengono assegnati 30 giorni dalla data di ricevimento del
provvedimento per la restituzione delle somme dovute, maggiorate degli interessi, delle spese e
delle eventuali sanzioni2
.
Qualora il beneficiario non restituisca nei termini assegnati la somma indebitamente percepita,
anche nel caso in cui siano state inutilmente esperite eventuali procedure di compensazione e/o di
rivalsa sull’organismo fideiussore, la Struttura regionale provvederà ad informare la Struttura
regionale competente in materia di recupero coattivo, al fine dell’avvio delle relative procedure nei
confronti del beneficiario e/o dell’eventuale organismo fideiussore.

8. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO
8.1 Obblighi connessi al vincolo di stabilità
Il beneficiario è tenuto a rispettare le condizioni di seguito elencate, a far data dal pagamento finale
del contributo:
a. non delocalizzare l’attività economica, o una sua parte, dal sito incentivato in favore di
unità produttiva situata al di fuori della Regione Marche, per almeno 5 anni;
b. non cessare o modificare l'attività svolta, oggetto della domanda di contributo, per almeno
5 anni;
c. non alienare, cedere a qualunque titolo, distogliere dall’uso originario, i beni acquistati, o
realizzati, in tutto o in parte, col contributo ottenuto, per almeno 5 anni.
La violazione delle suddette condizioni comporterà l'immediata revoca del contributo con
conseguente obbligo di restituzione della agevolazione concessa.

8.2 Obblighi di comunicazione del beneficiario verso l’Amministrazione regionale
Il beneficiario che intenda rinunciare al contributo è tenuto a darne immediata comunicazione
formale all’Amministrazione regionale.

1 Artt. 7 ed 8 della legge n. 241/90.
2 Art. 55 della Legge Regionale 29 aprile 2011, n. 7 (Revoca degli interventi di sostegno alle imprese).
12
Il beneficiario deve dare tempestiva informazione all’Amministrazione regionale circa l’insorgere di
eventuali procedure amministrative o giudiziarie concernenti il programma di investimento.
Il beneficiario deve comunicare all’Amministrazione regionale gli estremi identificativi dei conti
correnti bancari o postali dedicati sui quali disporre i pagamenti dei contributi.
Il beneficiario deve comunicare tempestivamente all’Amministrazione regionale eventuali variazioni
delle spese.
Al momento di presentazione della domanda, alla conclusione del programma di investimento,
nonché dietro puntuale richiesta dell’Amministrazione regionale, il beneficiario deve comunicare il
grado di conseguimento degli obiettivi previsti.
8.3 Rispetto della normativa
Il beneficiario è tenuto a garantire che le operazioni cofinanziate siano conformi alle norme
comunitarie e nazionali applicabili per l’intero periodo di attuazione. Il beneficiario deve garantire il
rispetto delle disposizioni applicabili in materia di tracciabilità dei flussi finanziari (L. 136/2010 e
s.m.i).

9. PUBBLICITÀ DEL BANDO
Il presente bando, al fine di consentire la massima diffusione delle opportunità offerte, verrà
pubblicato, oltre che sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (BUR), anche sul sito internet
www.regione.marche.it.
Il bando verrà inoltre trasmesso alle parti economico sociali e alle categorie sociali maggiormente
rappresentative del territorio regionale, in modo da garantire una capillare informazione. Saranno
inoltre organizzati seminari e incontri per illustrare i benefici offerti e le modalità attuative
dell’intervento.

10. DISPOSIZIONI FINALI


10.1 Informazioni relative al procedimento amministrativo
Informazioni sulle fasi del procedimento ai sensi della legge n. 241/90.
La tempistica del procedimento è determinata dalle seguenti fasi:
➢ presentazione della domanda di partecipazione dal 31 gennaio 2022 al 15 marzo 2022;
➢ istruttoria, valutazione dei progetti, ammissione finanziamento, di norma entro il 90° giorno
successivo dalla presentazione della domanda di partecipazione;
➢ comunicazione di concessione delle agevolazioni ai soggetti ammessi e finanziati di norma entro
il 15° giorno successivo alla data di approvazione del decreto di ammissione a finanziamento;
➢ termine di conclusione del programma, attestata dall’ultimo titolo di spesa, entro 10 mesi dalla
data di notifica della concessione del contributo, salvo proroghe debitamente concesse;
➢ presentazione della documentazione di rendicontazione entro il 60° giorno successivo alla
conclusione dell’investimento;
➢ liquidazione del contributo di norma entro il 90° giorno successivo dalla presentazione della
richiesta di liquidazione, compatibilmente con l’espletamento delle attività legate agli
adempimenti contabili.
Responsabile del procedimento e del provvedimento

Il Responsabile del procedimento è Marco Moscatelli, del Settore artigianato industria e credito – tel.
071-8063745 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

10.2 Diritto di accesso
Il diritto di accesso di cui all’art. 22 della Legge 241/90 viene esercitato, mediante richiesta motivata
scritta indirizzata all’Amministrazione regionale, con le modalità di cui all’art. 25 della Legge 241/90.

10.3 Procedure di ricorso
Avverso il presente atto è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni
dalla pubblicazione. In via alternativa, è possibile esperire il ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto.

10.4 Informativa relativa al trattamento dei dati personali resa ai sensi dell’art. 13,
Regolamento UE nr. 2016/679
Il sottoscritto dichiara di avere preso visione della seguente informativa resa ai sensi dell’art. 13,
Regolamento UE nr. 2016/679.
In relazione alle finalità di cui al presente procedimento amministrativo si informa che i dati personali
forniti saranno trattati nel rispetto della vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali
(Regolamento UE. nr. 2016/679) per le finalità strettamente funzionali al procedimento, con l’ausilio
di strumenti, anche elettronici, idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza. I dati forniti non
saranno diffusi, ma potranno essere comunicati ad Autorità e Organi di Vigilanza e Controllo, nei
casi e per le finalità espressamente previsti dalla legge e saranno conservati per il tempo
strettamente necessario e comunque non oltre i tempi previsti per la conservazione degli archivi
regionali. In relazione al trattamento dei dati il soggetto interessato può esercitare i diritti di cui agli
articoli 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 del Regolamento UE. nr. 2016/679 e s.m.i., e quindi può
accedere ai propri dati personali per verificarne l’utilizzo o eventualmente per correggerli, aggiornarli
nei limiti previsti dalla legge, ovvero per cancellarli od opporsi al loro trattamento, se trattati in
violazione di legge. Tali diritti possono essere esercitati mediante richiesta via PEC rivolta all’ufficio.

10.5 Disposizioni finali
Ai fini del bando, tutte le comunicazioni alle imprese beneficiarie verranno effettuate tramite Posta
Elettronica Certificata (PEC), ivi compresa la comunicazione degli esiti della valutazione delle
domande.
Analogamente, tutte le comunicazioni ufficiali all’Amministrazione regionale da parte di beneficiari
che hanno presentato domanda (ad es., comunicazioni di varianti, richieste proroghe, ecc.) dovranno
essere effettuate tramite PEC. A tal fine, le imprese partecipanti dovranno dotarsi di una propria
casella PEC inserendone i riferimenti nella procedura online di presentazione della domanda
definitiva.
Il Responsabile del procedimento si riserva la possibilità di integrare o modificare il bando, per effetto
di prescrizioni comunitarie, nazionali e regionali intervenute entro il termine per l’invio delle domande
di contributo. In tal caso, il Responsabile del procedimento pubblica sul BUR le modifiche intervenute
e comunica le modalità per l'integrazione delle domande.
L’Amministrazione regionale si riserva di applicare eventuali norme di riferimento subentranti in
materia di aiuti, in relazione a nuovi orientamenti comunitari.

11. APPENDICI E ALLEGATI
Appendici al bando:
A.1: Elenco delle attività ammissibili a contributo

Allegati al bando scaricabili (sezione – download modulistica):
In fase di presentazione della domanda:
ALLEGATO 1: DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA DEL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO;
ALLEGATO 3: SCHEDA AUTOVALUTAZIONE;
ALLEGATO 4: DICHIARAZIONE DE MINIMIS;
ALLEGATO 5: FAC-SIMILE DELLA PROCURA


A.1: Elenco delle attività ammissibili a contributo